Starbucks: un caso da manuale di "manipolazione dei neri" e "controllo sociale dei bianchi". Alba Giusi - www.altreinfo.org

Starbucks: un caso da manuale di “manipolazione dei neri” e “controllo sociale dei bianchi”. Alba Giusi

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Ci rifacciamo ad una notizia che sta facendo il giro del mondo e comporterà non pochi guai giudiziari e di immagine a Starbucks, una nota catena statunitense di caffetterie.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2018/04/16/due-neri-arrestati-da-starbucks

Raccontiamo brevemente i fatti.

Entrano “due uomini”, grandi e grossi, in un locale Starbucks di Filadelfia dove si servono cornetti e cappuccini. E’ l’ora di punta ed è pieno di gente. I due chiedono di usare il bagno, ma non vogliono consumare nulla. Il commesso nega l’uso del bagno, se non consumano. I due allora si siedono a un tavolo. Dopo un po’ il commesso chiede cosa vogliono. Ma loro non vogliono nulla, rimangono seduti lì e basta. Trascorre ancora un po’ di tempo. I due non hanno intenzione di andare via.

Allora il commesso chiede di liberare il tavolo e lasciare il locale, visto che non vogliono consumare nulla. Ma i due si rifiutano.

Passa ancora un po’ di tempo. Il locale è pieno. I due non ordinano, non liberano il tavolo e non escono.

Il commesso perde la pazienza, anche perché c’è altra gente che vorrebbe consumare e non lo può fare, e dopo l’ennesimo invito a lasciare il locale, chiama la polizia.

Arriva la polizia, li ammanetta e se li porta via, in perfetto stile USA, un po’ esagerato per i nostri gusti.

Tutto normale? Si, tranne una cosa. Sono due “uomini neri”.

Quindi, alcuni filmano la scena mentre i due vengono portati via dalla polizia, il caso va a finire sui social prima, sui giornali dopo, varca i confini nazionali, si diffonde in tutto il mondo, arriva all’ANSA e in tutti i media italiani:

E’ RAZZISMO!!!

E, a seguire, manifestazioni in tutti gli Stati Uniti.

Manifestazione davanti ai locali di Starbuck contro il razzismo per due neri arrestati

Ma è davvero un caso di razzismo? No, qui il razzismo non c’entra nulla. Questo è un esempio da manuale di manipolazione (dei neri) e controllo sociale (dei bianchi). I due neri sapevano benissimo dove volevano arrivare e sapevano che o prima o poi, o lì o in un altro bar, ce l’avrebbero fatta.

Bisognerebbe adesso indagare su chi ha organizzato questa messinscena e perché lo ha fatto. Chi ha dato visibilità planetaria a questa recita. Chi vuole dividere i bianchi dai neri. Chi vuole convincere i neri di tutto il mondo che ogni volta che un nero viene maltrattato c’è dietro un razzista bianco.

Chi ha interesse a fomentare divisione, a separare, a contrapporre. Lo slogan non dev’essere “BASTA RAZZISMO” ma

“CHI C’E’ DIETRO TUTTO QUESTO E PERCHE'”

 

di Alba Giusi

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